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Re: [escepticos] Gestalt otra vez?
---Francisco Mercader Rubio <fmercader en arrakis.es> wrote:
>
> [Mercader]
> No soy un buen conocedor del arte. Pero sí lo suficiente para poder
> decir que no he oído jamás que la Gestalt sea una escuela estética ni
> que haya jamás invadido el terreno del arte aportando nada al 'body
art'
En primer lugar te pido perdon por haberte sobreestimado, te aseguro
que no volvera a pasar.
En segundo lugar te recomiendo algunas lecturas:
Wolfgang METZGER. I fondamenti dell'esperienza estetica. In: Colloquio
internazionale sull'espressione plastica.(Bologna 1963), Imola:
Galeati (1966), pp 767-780.
Rudolf ARNHEIM. Entropia e arte : saggio sul disordine e l'ordine.
Torino : G. Einaudi (1989).
Intuizione e intelletto : nuovi saggi di psicologia dell'arte.
Milano: Feltrinelli (1987).
> [Mercader]
> Y esto es lo que me quedaba por leer. Aquí se demuestra lo que yo
> apuntaba en otro mensaje. Que cualquiera puede agarrar una palabra que
> goza de cierto crédito y utilizarla para otra actividad: una terapia,
> por ejemplo.
>
> Para los no iniciados, la Gestalt (forma, en alemán) es el nombre deun
> cuerpo de principios que, desde principios de siglo, se extrajeron de
> experimentos sobre la percepción sensorial.
> Resumiendo: preconizan que es preciso algo parecido a una visión
> artística de la realidad para recordar a los científicos que
los....... [y bla,bla,bla.]
Parece como si Francisco quisiera abrumarnos sobre sus conocimientos
de la teoria de la forma, pero creo que sin tomarse la molestia al
menos de hacer alguna consultilla.
Para el que quiera conocer que es la Gestalt le transcribo a
continuacion un texto que me parece resume acertadamente los conceptos
basicos. Por falta de tiempo no la traduzco del italiano mi lengua
materna (es decir el idioma de mi madre):
"Che cos'è la Teoria della Gestalt?
La Teoria della Gestalt è una teoria generale interdisciplinare in cui
si inquadrano diverse acquisizioni psicologiche con le loro rispettive
applicazioni pratiche. L'essere umano viene inteso come sistema
aperto in attivo confronto con il suo ambiente. La Teoria della Gestalt
rappresenta, in particolare, un tentativo di comprendere il formarsi
di strutture ordinate nella realtà psichica. Trae la sua origine da
idee e scoperte di Johann Wolfgang GOETHE, Ernst MACH e sopratutto
Christian VON EHRENFELS, così come nelle ricerche di Max WERTHEIMER,
Wolfgang KÖHLER, Kurt KOFFKA e Kurt LEWIN, decisi oppositori della
concezione elementaristica, dell'associazionismo e dell'impostazione
del comportamentismo e della teoria delle pulsioni.
L'ascesa al potere del nazismo comprise gravemente lo sviluppo della
Teoria della Gestalt e la sua diffusione nel mondo scientifico di
lingua tedesca. WERTHEIMER, KÖHLER e LEWIN emigrarono o furono
costretti alla fuga, mentre KOFFKA si era già precedentemente
trasferito negli Stati Uniti.
L'Associazione della Teoria della Gestalt e delle sue applicazioni
considera come suo compito fondamentale proprio quello di offrire un
contesto scientifico ed organizzativo che permetta
l'elaborazione e l'ulteriore sviluppo dell'impostazione gestaltistica in
ricerca e prassi scientifiche.
La Teoria della Gestalt così intesa non si limita all'idea di Gestalt
(nel senso di 'tutto' o 'intero', in
contrapposizione alle 'parti') e alle 'leggi della Gestalt' quali
fattori dell'oranizzazione percettiva, come
suggeriscono molte pubblicazioni, ma va intesa in modo più ampio e
comprende anche i seguenti aspetti:
il primato del mondo fenomenico: ammettere che il mondo dell'esperienza
umana rappresenta l'unica realtà che ci è data immediatamente e della
quale non possiamo prescindere è un principio della Teoria della
Gestalt la cui utilità nel campo della psicologia e della psicoterapia
è ben lungi dall'essere esaurita;
l'interazione tra individuo e situazione nel senso di campo dinamico
viene determinata dall'esperienza e dal comportamento e non unicamente
da pulsioni(psicoanalisi, etologia), forze esterne (comportamentismo,
SKINNER) o prefissate caratteristiche della personalità (teoria della
personalità);
collegamenti tra diversi contenuti psichici si instaurano più
facilmente e con effetto più duraturo se sorgono sulla base di
relazioni sostanzialitra i contenuti stessi che non invece tramite
ripetizione e rafforzamento;
il pensiero e la soluzione di problemi sono caratterizzati da processi
di strutturazione, ristrutturazione, ed individuazione del 'centro
strutturale' della relativa situazione problematica ('Einsicht'),
processi aventi una determinata direzione o tendenza, conforme a ciò
che è richiesto dalla situazione stessa;
nel campo della memoria hanno luogo processi di formazione e
differenziazione di strutture sulla base di correlazioni
asociative, conformemente ad una tendenza all'organizzazione ottimale;
cognizioni di una persona che siano tra loro incompatibili comportano
esperienze dissonanti e processi cognitivi che tendono a ridurre tali
dissonanze;
Da un punto di vista gnoseologico l'approccio conforme al pensiero
gestaltista è quello di un realismo critico. Da un punto di vista
metodologico l'impostazione gestaltista tenta una ragionevole
combinazione del metodo sperimentale con quello fenomenologico. I
problemi centrali vengono affrontati senza rinunciare al rigore
sperimentale. La Teoria della Gestalt non va intesa come
posizione scientifica fissa, ma come un paradigma in evoluzione. Tramite
sviluppi quali la Teoria dell'auto-organizzazione di sistemi, la
Teoria della Gestalt acquista significato anche al di là dell'ambito
tradizionale della psicologia.
[Mercader]
> Así que declaro mi más profunda desconfianza sobre algo como "terapias
> Gestalt" hasta que no se me demuestre lo contrario.
¿Tal vez confundes desconfianza con desconocimiento?
Paz y buen rollo DIANA
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